Fashion news
Da Milano a Parigi, New York, Londra: Uber vs Taxi
Uber ormai spopola tra gli addetti ai lavori, tutti hanno scaricato l’app e giocano a far i signori in giro per Milano, Londra, Parigi…
Uber sfiora l’eccellenza non solo per la sua formalità, che contraddistingue i migliori chauffeur, ma anche per la sua praticità ed il suo costo decisamente low. Ormai indispensabile in molte occasioni, diventerà un trend? Si tratta del servizio di autista privato del momento, che sta spopolando soprattutto tra gli addetti ai lavori del settore.
In questo ultimo periodo ho fatto una accurata ricerca, prendendo alternativamente i taxi di Milano ed usando il servizio Uber. Il risultato: vince Uber alla stragrande. Comodo, pratico, ma soprattutto un servizio completo a tutela dell’interesse del cliente. Scaricata l’app ed inseriti i propri dati personali, inclusa la carta di credito, il gioco è fatto. Da quel momento ci possiamo sentire tutti un po’ più vip. Si chiama l’autista che ci viene a prendere e ci porta elegantemente in giro per la città con un costo che talvolta è inferiore a quello del taxi, garantendo, attraverso una mail di fatturazione, la trasparenza del tragitto, del costo e della tariffa. L’app ci impone anche di esprimere un parere sull’autista che ci ha accompagnato nel nostro percorso.
Il tassametro parte dal momento in cui saliamo in macchina, ovviamente dopo che la portiera ci viene aperta, ci viene offerta una bottiglietta d’acqua e qualche caramella per ristorarsi dalle fatiche e si parte verso il nostro evento. Conversazioni pacate, niente telefonate del guidatore durante il tragitto e nessuna imprecazione, giacca e cravatta la costante.
Unica pecca del servizio: rischia di diventare troppo popolare e pertanto perdere il suo tono di esclusività e di tutela del cliente, che viene rassicurato dal report del viaggio che può esser contestato direttamente alla Uber tramite una mail.
Taxi ormai dimenticato, se non fosse che, purtroppo, Uber non ha così tante macchine da soddisfare la moltitudine di clienti che si stanno affacciando a questa realtà di eccellenza.
Il costo del servizio è ovviamente in media di qualche euro più caro del comune taxi, ma garantisco assolutamente ben speso e dovuto alla tariffa costante in diurna ed in notturna.
Durante le varie Fashion Week, in giro per gli eventi mondani, ai galà più prestigiosi, spopola questo chauffeur esclusivo. Molto spesso ci si chiede chi sia quel personaggio a cui aprono la porta: molto spesso non è “nessuno”, ma solo un cliente che ha scoperto Uber, sperando che anche lui sia altrettanto eccellente e che ben presto, da quel meraviglioso Mercedes, non scenda il primo parvenu di turno.
Confido, visto che l’autista è anch’esso obbligato ad esprimere un parere sul cliente ed il suo comportamento, che questo garantisca il mantenimento del livello del servizio anche per i consumer. L’esclusività è data anche dalla tipologia di clienti che usano il servizio. Il grande mondo del jet set internazionale, e non solo, ha scoperto una grande servizio che unisce l’esclusività del servizio NCC alla praticità del comune taxi.
Non escludo che questo nuovo servizio in breve tempo diventi il must have – anzi, forse sarebbe meglio dire “must to use” – nelle grandi capitali europee affette dal meraviglioso morbo della moda e dell’apparire. Spero solo che non diventi troppo comune, perdendo così la sua classe.