Stilisti
Le maschere tradizionali di Carnevale secondo Dolce&Gabbana
Lucio Palmieri, giovane illustratore, dà un nuovo look alle maschere della tradizione italiana
Carnevale è sinonimo di moda, oltre che di tradizione. E chi meglio di Dolce&Gabbana poteva reinterpretare le maschere della tradizione italiana? Protagonisti sono Arlecchino, Balanzone, Pulcinella, Colombina: tutti personaggi resi celebri dalla commedia dell’arte e per l’occasione vestiti con le creazioni dei due stilisti nelle illustrazioni di Lucio Palmieri in esclusiva per Swide. Giovane talento, illustratore e laureando in restauro dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera, Palmieri ha reinterpretato su carta gli abiti delle maschere più conosciute d’Italia, adattandoli allo stile Dolce&Gabbana ma in versione femminile.
Il personaggio più classico e allegro è senza dubbio Arlecchino, maschera a metà tra il servo di Bergamo Zanni e le pantomime francesi diaboliche del periodo medievale. Indossa un abito dai colori vivaci e motivi floreali, una giacchetta e una maschera nera che conferisce dare al suo sguardo il giusto mix di minaccia e ironia. Colombina è una maschera veneziana di origine francese e ha il ruolo di serva maliziosa, amante del flirt. Il suo abito è bianco con pizzi e merletti, come una vera dama della media borghesia del seicento.
Le maschere di Carnevale di Dolce&Gabbana
Emblema del teatro dei burattini, Pulcinella è una maschera di origine napoletana e rappresenta molti stereotipi associati con la città. Tra tutti gli abiti è quello più chic: bianco, di seta e inversione abito pigiama. La maschera di Tartaglia è la più colorata insieme a quella di Arlecchino: di origine napoletana, il suo nome deriva dal suo difetto di pronuncia, una balbuzie. È una delle maschere più antiche e di solito viene associata ad un personaggio pedante. In compenso il suo vestito viene rappresentato da Palmieri con grande gusto, con pantaloni Capri e grande cintura in vita.
Ma da cosa nasce la collaborazione tra l’illustratore e i due stilisti tanto legati alla cultura e tradizioni nostrane? La passione per la moda, un mondo da cui lo stesso Palmieri si dice affascinato: “Il primo gesto, prima della sartoria, prima della realizzazione del vestito, è quello della matita, il segno che disegna su carta. Per me è un piccolo miracolo”. Qualcosa ci fa pensare che vedremo ancora il suo talento applicato al mondo fashion.
Via | Dolce&Gabbana Official