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Alle sfilate di Milano arrivano gli anni ’60 di Emilio Pucci
I sixties sono l’ispirazione di una collezione vintage e colorata: Emilio Pucci torna sulle passerelle di Milano
Gli irresistibili sixties hanno invaso le passerelle di Milano Moda Donna con la sfilata di Emilio Pucci. L’ispirazione è inequivocabile: un po’ Brigitte Bardot, un po’ Jane Birkin e, perché no, anche un pizzico di Kate Moss. È il fascino delle maxi frangette che danno intensità allo sguardo, dell’eyeliner marcato, degli zigomi accentuati a farci provare una stretta al cuore di nostalgia. Erano gli anni in cui la minigonna era un azzardo, lo stile non ancora omologato seppure i trend fossero già definiti.
Ma non immaginatevi una collezione autunno-inverno 2013-2014 ancorata al passato. Emilio Pucci sa renderla moderna e vintage al punto giusto: le stampe iconiche della maison prendono vita sui minidress e sulle maglie morbide, la mantella diventa uno dei capi chiave della linea e gli stivali arrivano sinuosi alla coscia diventando un unico pezzo con l’abito. Non sono ammessi pantaloni, solo minigonne e vestiti cortissimi. Poche le concessioni in termini di scollature, ma quelle che ci sono sono femminili e mai volgari.
Emilio Pucci sfilata collezione autunno-inverno 2013-2014
Ritroviamo anche qui i colori pastello, l’uso sapiente del nero e la pelliccia, che però diventa esagerata, voluminosa e appariscente. L’outfit che conquista è quello indossato dalla top model Lindsey Winxson, con shorts e dolcevita neri con fitti ricami e stampe in rilievo e berretto. È una donna ammiccante e sbarazzina, quella portata in scena dal direttore creativo Peter Dundas, che agli stivali di camoscio abbina seducenti abiti di seta stampati, che riduce all’essenziale gli accessori. Dopo i richiami retrò agli anni ’40 e ’50 visti nelle precedenti sfilate, quella di Emilio Pucci è finalmente la libertà fatta (mini) abito della ragazza yeyè.
Foto | Getty Images