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Moncler in borsa, richieste da 21 miliardi di euro per il brand luxury
Remo Ruffini, presidente del brand luxury, avrà davvero da festeggiare. A pochi giorni dal debutto sul listino di Piazza Affari, Moncler si colloca già in pole position con una domanda di ben 21 miliardi di euro ad azione. La crisi c’è, ma il made in Italy va davvero forte.
Moncler in borsa non è ancora arrivato, anzi, è stato collocato solo ieri ma il titolo ha già iniziato a far faville. Gli investitori a cui le azioni erano rivolte, infatti, hanno fatto delle richieste da record, circa 21 miliardi di euro ed è probabile che le quotazioni possano salire in futuro, magari anche lo stesso 16 dicembre quando Moncler debutterà ufficialmente sul listino della Borsa di Milano. La società specializzata in moda luxury ha un valore di circa 2,55 miliardi di euro ed è il primo brand del lusso ad avere un successo del genere in borsa.
Con questo non si può certo negare che la crisi si faccia comunque sentire ma, queste cifre da capogiro, sono solo l’ennesima dimostrazione di quando il made in Italy sia davvero prezioso per l’economia italiana, soprattutto per la sua capacità di attirare investitori da ogni parte del mondo. Basta pensare che un’azienda come Moncler, nota per i suoi caldissimi piumini all’ultima moda, abbia attirato una domanda prevalentemente estera: un terzo degli investitori provenivano dagli Stati Uniti, un terzo dall’Europa ed il restante dal resto del mondo tra cui paesi come Singapore e Qatar Holding, la stessa società che controlla Valentino.
Non sono mancati, ovviamente, anche gli investitori italiani come Assicurazioni Generali e la società di gestione Kairos.
Remo Ruffini, che rilevò l’azienda nel 2003 in un periodo di crisi, continuerà a partecipare al capitale di Moncler con il 31,9% mentre, ad essere venduti in parti saranno altri fondi.
Chissà se, dopo questa chiusura con il botto, altri brand luxury sceglieranno di seguire la strada di Moncler.
Via | Corriere.it