Scarpe
Scarpe Jimmy Choo, la collezione per aiutare gli artigiani di Fukushima
Lo shoes designer Jimmy Choo è rimasto talmente colpito dalle tecniche di lavorazione artigianale e dai materiali usati dai maestri artigiani di Fukushima, da aver deciso di realizzare una collezione di scarpe a loro dedicata.
In Giappone Jimmy Choo ha lanciato una linea di scarpe femminili dedicate alla città Fukushima: tutto il mondo conosce questa città per la triste e drammatica vicenda dell’esplosione della centrale nucleare che sorge sul suo territorio. Il disastro nucleare di Fukushima ha messo in ginocchio anche la comunità locale e Jimmy Choo con la sua collezione di scarpe vuole in qualche modo aiutare l’artigianato del luogo a risollevarsi.
Ma la città di Fukushima, prima di diventare tristemente celebre in tutto il mondo per la tragedia nucleare che l’ha colpita, era famosa anche per le sue stoffe, che venivano lavorate in maniera tradizionale: il cotone Aizu e la seta Kawamata erano i materiali di punta della produzione artigianale locale.
Jimmy Choo ha visitato i laboratori di questi artigiani, li ha visti all’opera con le loro tecniche tradizionali mentre manipolavano questi materiali preziosi e raffinati ed ha avuto un’idea: creare una collezione composta da sei paia di scarpe realizzata proprio con le tecniche di lavorazioni locali. Scarpe Jimmy Choo che ora sono state esposte in Giappone. Si tratta di un modo per far conoscere al mondo intero un’eccellenza che, proprio a causa del disastro che ha colpito la città giapponese, potrebbe perdersi. E sarebbe un peccato.
Quando ho visto i tessuti ho capito che erano molto, molto speciali, soprattutto quando ho visto i laboratori, una tradizione di 250 anni. Usano dei loro materiali per creare questi splendidi tessuti. Queste persone sanno come sviluppare tessuti, ma non sanno quanto sia importante permettere al mondo intero di godere della loro maestria.
Le scarpe di Jimmy Choo saranno poi donate ad alcune organizzazioni locali, per stimolare la rinascita dell’economia locale, che è stata colpita in maniera pesante dal disastro nucleare di Fukushima.
Via | theguardian
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