Fashion news
Ma come ti vesti?, il Moige lo premia come programma di intrattenimento
La trasmissione condotta da Carla Gozzi ed Enzo Miccio ha ricevuto la preziosa Conchiglia d’oro, il massimo riconoscimento dell’Osservatorio Media dell’associazione.
Ebbene sì, sembra surreale ma è vero: il programma televisivo Ma come ti vesti?, condotto da Carla Gozzi ed Enzo Miccio su Real Time, è stato premiato il 17 Giugno come uno dei programmi di intrattenimento per tutta la famiglia. Il premio è la Conchiglia d’oro, riconoscimento che il Moige, Movimento Italiano Genitori, assegna ogni anno con una cerimonia nella sala Regina della Camera dei Deputati.
I conduttori sono apparsi sorridenti e soddisfatti nella foto che il canale televisivo ha caricato sulla propria pagina Facebook.
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Carla ed Enzo, intervenuti con la vice presidente Content and programming di Discovery Italia Laura Carafoli, che gestisce Real Time, sono stati insigniti del premio con questa motivazione:
Per aver insegnato a valorizzare il proprio aspetto fisico utilizzando poche risorse a disposizione, parlando più di stile che di moda.
Quindi, Ma come ti vesti? stato considerato un programma cosiddetto family friendly, da guardare con i bambini in tutta tranquillità per condividere e commentare i disastrosi look delle protagoniste, prontamente salvate dall’intervento di buon gusto dell’accoppiata Enzo & Carla. Non è che al Moige avranno esagerato un po’?
Prendiamo in esame, rapidamente, la prima puntata della settima stagione di Ma come ti vesti?, andata in onda nel Maggio 2013 e alla quale si riferisce proprio il premio del Moige, che ha preso in esame l’annata 2013-2014.
Seguendo la cronaca della diretta di Tvblog si evince come i criteri di critica dei due spietati conduttori non abbiano assolutamente niente a che fare con l’edulcorato rimprovero affettuoso di chi si erige timidamente a giudice, bensì a due castigatori che tendono a strafare per dimostrare di essere depositari di una verità assoluta, come quando attaccarono l’amica di una concorrente accusandola di non essere all’altezza. D’altronde lo avevano detto loro stessi nelle interviste di presentazione del programma di alcune stagioni precedenti: Enzo Miccio auspicava “Che la cattiveria sia con voi” e Carla Gozzi millantava come il buon gusto in tv fosse diventato una vittoria proprio grazie a loro.
Sin qui tutto normale: in fondo hanno ragione, la loro fama è costruita sull’essersi resi personaggi un po’ snob e cinici, in grado di bacchettare chi non si veste come il diktat modaiolo vorrebbe. Dopo aver visto certi scempi al buon gusto in giro per le Fashion Week e aver seguito le polemiche della modella Elisa D’Ospina, che ha accusato Miccio (e Chiambretti) di discriminazione verso le donne in carne, però, viene da chiedersi quanto sia efficace il loro presunto ruolo di educatori e se i bambini, invece di piazzarsi a vedere Enzo e Carla o essere conciati da trentenni dalle proprie madri, come nel caso di Alonso Mateo, non starebbero molto meglio coi loro amici a giocare, checchè ne dicano i feroci guardiani televisivi del Moige.