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Ironia e futurismo per Melissa e Gareth Pugh nella nuova capsule collection
Melissa e Gareth Pugh hanno nuovamente unito le loro forze e la loro creatività per la realizzazione di una capsule collection davvero particolare: nel secondo progetto insieme i due brand propongono uno stile ironico e futurista.
Ironia e futurismo sono le parole chiave della seconda capsule collection che Gareth Pugh ha disegnato per Melissa: il giovane designer inglese ha portato il suo estro creativo e la sua originalità (le passerelle di Gareth Pugh sono sempre molto curiose e sui generis), per una linea di calzature dalle grafiche in bianco e nero o a colori che faranno la differenza ai nostri piedi. Una collezione ricca di calzature basse o con tacco che si faranno notare.
Il mio primo pensiero è stato quello di voler creare qualcosa di molto più vicino allo stile che si vede nellemie sfilate, con nuovi riferimenti. Lavorando con questo materiale innovativo è possibile ottenere esattamente il risultato prefissato, in questo caso affascinante e di forte impatto allo stesso tempo.
Lo stile futurista è un marchio di fabbrica di Gareth Pugh: ha proposto questo mood nella sua collezione autunno-inverno 2014-2015 e anche in quella della primavera-estate 2014. E non è da meno nella seconda capsule collection per Melissa.
La linea Ascension è una proposta irriverente con un cuneo dai tagli geometrici e platform con suola stampata, disponibile in nero, blu navy, blu, argento e rosso. Ultragirl, invece, è la ballerina classica proposta in nero, blu, rosso, viola, argento. Aileron, infine, è una flip flop dalle stampe futuristiche, con colori come nero, blu, argento e bianco.
In vendita in esclusiva nei monomarca Melissa e nei top store delle più grandi città, in Italia le troveremo presso 10 Corso Como a Milano.
Ci piace
Ci piace molto lo stile futurista, le stampe e il black and white proposto in diversi modelli di calzatura. Le nostre preferite sono le ballerine, perché riescono ad incarnare alla perfezione l’anima di Melissa, non nuova a collaborazioni di alto livello come questa, e lo stile del designer inglese, che personalmente mi piace perché osa sempre.
Non ci piace
Non ci piacciono molto, invece, le calzature con uno stile troppo geometrico: belle da vedere come sculture e come soprammobili, ma troviamo difficile una loro collocazione in look che non risultino alla fine un po’ troppo trash.
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