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Festival di Venezia 2014, gli uomini sul red carpet: look del primo giorno
Edward Norton, Michael Keaton e il nostrano Carlo Verdone guidano le fila degli attori più eleganti nella prima giornata della Mostra del Cinema, ma non mancano personalità politiche e culturali d’Italia.
La 71esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia si è inaugurata ieri con film che hanno sin da subito incontrato il plauso della critica e del pubblico, e con una cerimonia di apertura che ha visto affollare il red carpet di attori e attrici di caratura internazionale. Se per le donne le aspettative di fronte alle sfilate sul tappeto rosso erano tutte riposte nella reginetta dell’eleganza Emma Stone e nella madrina Luisa Ranieri, di fronte alle star maschili non c’è stata possibilità di abbassare la guardia.
Segni particolari: il ritorno del papillon delle grandi occasioni, rigorosamente nero (tranne l’eccezione eccentrica di un personaggio quale Carlo Ripa di Meana), per la maggior parte degli invitati sul tappeto rosso. L’eleganza della tradizione del primo giorno di red carpet a Venezia 71 è stata espressa da Michael Keaton e Edward Norton, che sono stati indubbiamente gli uomini più classici ma anche meglio vestiti sul tappeto rosso (nonostante il farfallino storto di Keaton), seguiti dalle scompigliature del regista Alejandro Gonzalez Inarritu, del musicista presidente di Giuria Alexandre Desplat in Giorgio Armani e da Tim Roth, che ha optato per la cravatta stretta anni Sessanta. Tengono alta la bandiera tricolore Carlo Verdone, impeccabile con il suo smoking nero e camicia bianca firmati Giorgio Armani, e Luca Calvani munito di sostanziosa barba in contrasto rude con la classicità del suo completo.
Festival di Venezia, red carpet uomini, primo giorno
Sussulto di originalità con Carlo Ripa di Meana, che ha sfoggiato un papillon rosso coordinato alle scarpe da skater su smoking nero: alla veneranda età ottuagenaria ha ancora voglia di osare e non risulta ridicolo, soltanto particolare. Assieme a lui Peter Chen, con farfallino blu su abito nero e capelli brizzolati lasciati sciolti, e l’attore Tong Dawei in inedito gessato. Il giornalista Alessandro Sallusti ha sfoggiato un abito nero dal pantalone poco azzeccato, pur restando classico e tradizionale, ma a far colore nel suo caso era l’accompagnatrice.
Pollice verso per il ministro Dario Franceschini, il cui abito dalla giacca troppo larga e pantalone lungo vince il premio “unflattering” della serata, e per Giacomo Nicolodi di Diesel, in spezzato con giacca grigio perla troppo stretta e pantaloni scuri davvero tagliati male.