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Nicolas Ghesquière disegnerà una linea tutta sua?
Il direttore creativo di Louis Vuitton potrebbe, in futuro, avere un fashion brand a suo nome: ma nel frattempo esiste soltanto la maison del monogramma e una nuova visione del futuro.
Nicolas Ghesquière è il deus ex machina di Louis Vuitton da un anno preciso e il suo lavoro presso la maison del celeberrimo Monogram è stato indubbiamente uno dei più attesi degli ultimi anni, soprattutto per la pesante eredità e la storia immortale che circonda il marchio di pelletteria.
Ma il 43enne stilista francese è il classico esempio di pugno di ferro in guanto di velluto: con una visione aperta della moda che lo ha portato a dire che tutte le donne sono le sue muse e che Louis Vuitton è un marchio a risposta multipla proprio per questo, Nicolas Ghesquière ha saputo mettere la sua capacità creativa al servizio della classicità del marchio.
Grazie al desiderio di “atemporalità” (timelessness, come la definì nella lettera di debutto a capo di LV) nel disegnare le sue creazioni, Nicolas Ghèsquiere ha trovato da Louis Vuitton l’attracco della sua capacità creativa ed è forse anche in virtù di questo che il Wall Street Journal lo ha premiato come Fashion Innovator nel corso degli Innovator Awards 2014.
Ci si dimentica che una volta i classici erano il nuovo. Dovevi trovare un’idea che provocasse o rispondesse ad una funzionalità nel nostro mondo. Nel mio ruolo precedente c’era sempre e comunque l’idea di eredità e di storia ma ero comunque molto preso dalla ricerca. Ora sono più maturo, quindi innovo; ma con l’idea che la vera sfida è fissare definitivamente i grandi classici.
A differenza di molti colleghi, Nicolas Ghesquière non ha una linea tutta sua o un marchio a suo nome. Arriverà in futuro, al posto di questi nuovi classici che disegna (non sempre egregiamente e noi di Blogo lo abbiamo sottolineato), la prima collezione a nome Nicolas Ghesquière? Lo stilista di Louis Vuitton non lo esclude del tutto:
Mentirei se dicessi che non voglio. Mi piacerebbe molto farlo, ma ogni cosa a suo tempo. Oggi mi dedico a Louis Vuitton senza dimenticare i miei desideri e i miei. Disegnare per due case va raramente bene: se devo riprodurre in piccolo quello che si fa su larga scala, sinceramente non mi interessa. Non è questo il modo in cui vedo il lancio di una mia linea, soprattutto dopo aver sperimentato il modello più grande esistente.
Quindi c’è una grossa volontà da parte di Ghesquière di avere una propria linea, ma forse non è questo il momento…
Mi hanno sempre definito un designer futurista e l’idea non mi piace molto. Per me, il futuro è adesso.
Ok, ritiriamo tutto.
Via e Foto | Wall Street Journal