Alta Moda
Dolce & Gabbana, l’alta moda sfila alla Scala: prime foto su Twitter
Dolce & Gabbana fanno pace con Milano? Forse questo è l’inizio di un nuovo capitolo, di una nuova storia. La maison ha presentato la sua collezione di Alta Moda proprio al Teatro La Scala, simbolo della città meneghina.
31 gennaio 2015
Sfilata esclusiva e blindatissima quella che ha avuto luogo alla Scala e che ha visto protagonista l’Alta Moda di Dolce&Gabbana. Talmente esclusiva che anche sui social sono pochissimi i tweet che ci raccontano quello che Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno portato in scena. In uno scatto di Stephanie possiamo vedere elegantissimi e regali abiti rosso fuoco o bianchi con stampe delicate, indossati da modelle vestite da regine.
Mentre in un’altra immagine, pubblicata da Fanuendo, possiamo ammirare un re: la sfilata, infatti, è stata intervallata da la sfilata da performance di Roberto Bolle, Beatrice Carbone e degli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala.
http://t.co/CB65TbQfiu Dolce&Gabbana #AltaModa alla Scala #Fanuendo pic.twitter.com/Uj2bHyKdhn
— Fanuendo (@Fanuendo) 31 Gennaio 2015
Ovviamente, non appena avremo a disposizione più foto vi terremo aggiornati!
Dolce & Gabbana pic.twitter.com/dUyY5hOjJB
— Stephanie (@steplove1) 31 Gennaio 2015
(p.c.)
Dolce & Gabbana, l’alta moda sfila alla Scala
30 gennaio 2015
Punto e a capo. Si ricomincia in grande stile e a testa alta. Dolce & Gabbana dopo essere usciti vincitori dal processo in cui erano accusati di evasione fiscale, ora possono pensare solo esclusivamente a creare e a presentare in grande stile le loro creazioni. Hanno, infatti, ricevuto la possibilità di far sfilare la loro collezione di Alta Moda in una location particolare: il foyer Toscanini. Entreranno quindi a La Scala, uno dei simboli culturali più importanti della città.
Sarà una sfilata sobria. Riservata. Elegante. Di Alta moda. La cosa giusta al posto giusto. Nel teatro vero e proprio non mettiamo piede. Tra l’altro stanno lavorandoci per preparare il nuovo spettacolo… La sfilata sarà al foyer Toscanini. A mezzogiorno. E poi faremo una colazione veloce giù all’ingresso. Fine.
Ha raccontato al Corriere Stefano Gabbana orgoglioso di poter varcare le soglie di un luogo culturalmente sacro. Ovviamente, tutto questo ha un prezzo: i due stilisti si sono impegnati a finanziare con una donazione le borse di studio ai giovani ballerini della scuola di danza de La Scala e il finanziamento delle scenografie dei balletti.
La sfilata sarà un evento per pochi intimi, e giurano, molto raffinato: saranno presentati 67 abiti. Ogni look sarà unico e completo, curato dalle scarpe ai gioielli. Questa sfilata è però molto di più, è l’occasione per riconciliarsi con la loro città: fare pace con Milano, dopo le polemiche con il Comune legate all’evasione fiscale.
Noi non siamo mai stati in guerra con Milano. Lasciamo perdere. Il Comune qui non c’entra niente. Niente. Quella è una storia che ci ha ferito. E sulla quale, si è visto, avevamo ragione. Noi siamo di Milano e scegliere Milano, per noi, è un atto d’amore..
Ricordiamo, infatti, che i giudici della Corte D’Appello di Milano hanno depositato a giugno 2014 le motivazioni della sentenza di condanna per evasione fiscale per gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, incriminati per aver evaso dal fisco italiano circa 200 milioni di euro di imponibile fiscale. Da quel momento con il Comune si è creata una frattura tremenda (già alimentata in precedenza da una serie di discussioni con il sindaco Pisapia).
Risultato? La maison ha sempre sfilato fuori dal calendario ufficiale delle fashion week (a settembre hanno rivelato la data e l’ora della presentazione solo all’ultimo momento) e hanno anche minacciato di restituire l’Ambrogino d’oro, ricevuto nel 2009 dal sindaco Letizia Moratti. Nel frattempo la situazione giudiziaria è cambiata, perché Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono stati assolti in Cassazione: non c’è stata evasione. E’ dunque questo l’inizio del nuovo capitolo? Speriamo di sì e ci auguriamo, anche, che sia un modo per mettere un po’ di ordine nei calendari ufficiali. Ultimamente a Milano si fa più polemica che moda e sta diventando un problema, che mette in ombra il talento dei nostri creativi.