Stilisti
Piccione Piccione ad AltaRoma 2015, l’alta moda tra colore e frange per l’autunno inverno 2015-2016
Piccione Piccione, il vincitore del Who’s On Next 2014, ha sfilato alla manifestazione dell’haute couture romana con una collezione per il prossimo autunno inverno 2015-2016 ricca, in tutti i sensi.
Salvatore Piccione, in arte Piccione Piccione, è una delle promesse della moda italiana: vincitore del Who’s On Next 2014 consegnato proprio a Roma lo scorso Luglio, il giovane stilista italiano ha presentato nel corso di AltaRoma 2015 la sua personale visione della moda donna del prossimo autunno inverno 2015-2016, differenziandosi per stagione dalle sfilate viste finora.
Stando a quello che abbiamo potuto recuperare via social network in attesa di comunicazioni più dettagliate, la donna di Piccione Piccione si affida per l’autunno inverno 2015-2016 la potenza del colore: una tavolozza ricca, variopinta e luminosa, con picchi di splendidi blu elettrici in contrasto col rosso e pozzi profondi di nero ingentilito dai ricami brillanti e naturalmente dal bianco.
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— Donatella Perrone (@DonaPerrone) 31 Gennaio 2015
Per Piccione Piccione la donna è una moderna zarina ma parliamo di una Russia diversa rispetto a quella di Valentino a Parigi: lì parlava la tradizione quasi aristocratica, qui siamo nel novero della contemporaneità più spiccata e potente, mai sfacciata ma sempre in primo piano. È una Russia mista a Sicilia, terra di origine di Salvatore Piccione, quella che lo stilista porta in passerella: così volano le frange, gli inserti di pelliccia, i colletti bon ton da collegiale montati su abitini svolazzanti e deliziosamente portabili; ineccepibili i vestiti lunghi, realizzati in tessuti fluidi che sembrano cascate di acqua colorata sul corpo.
Piccione Piccione si inserisce insomma in quella categoria di nuovi stilisti che fanno dei caleidoscopi di colore le loro principali espressioni, da Mary Katrantzou a Peter Pilotto, insomma: solo che Piccione Piccione possiede anche l’innato dono di non essere ripetitivo e di riuscire umilmente a stupire restando sempre un piccolo passo indietro, senza strafare nemmeno nell’opulenza più dichiarata.