Moda Uomo
Pitti Uomo 2015: Jeremy Scott di Moschino sulla collezione primavera 2016
Pitti Uomo 2015, l’88esima edizione: tutte le informazioni sulla manigestazione della moda uomo che si terrà a Firenze dal 16 al 19 giugno.
12 Giugno 2015
Moschino sarà guest designer a Pitti Uomo 2015 e per l’occasione Jeremy Scott, direttore creativo del marchio italiano che di recente ha reclutato Katy Perry testimonial, ha voluto dare un’ampia visione della propria idea di moda maschile per Moschino, visto che si è sinora distinto solo per creazioni prettamente femminili tra l’irriverenza e la provocazione.
Intervistato da WWD, bibbia aggiornata sul mondo della moda, lo stilista americano ha dato la sua spiegazione sulla visione della moda uomo che presenterà a Pitti Uomo 2015, proprio in relazione alla sua fama come designer di moda donna:
C’è sempre un filo in comune anche se le due collezioni non sono collegate dallo stesso tema. Qualche volta la moda uomo serve da ispirazione per diversi aspetti, come le stampe della resort da donna o della pre-fall, o viceversa.
Jeremy Scott ha voluto precisare anche il tipo di lavoro che si nasconde dietro la nascita dell linea uomo Moschino:
Comincio da un punto, da cosa vorrei indossare, cosa manca nel mio guardaroba dei sogni… e parto da lì. La moda uomo per me è sempre legata al mio stile personale e alle cose che mi piacciono. Posso immaginare portare degli abiti sia nella vita di tutti i giorni sia sul red carpet.
Visto che si sta occupando di rinvigorire la moda uomo di Moschino, quali sono gli obiettivi di Jeremy Scott? Lo stilista non ha avuto dubbi:
Far sì che sia la collezione più cool del mondo.
A Pitti Uomo 2015 Moschino presenterà la collezione primavera estate 2016, che come Jeremy Scott ha avuto modo di spiegare ha avuto diverse ispirazioni: dal ciclismo a Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, ovvero i look dei Beatles sulla copertina del celebre disco (che richiamavano delle divise militari dell’Ottocento, però coloratissime).
C’è veramente molta attesa per la collezione men di Moschino a Pitti Uomo 2015: Jeremy Scott saprà stupirci?
via | WWD
(ari g.)
Nino Cerruti in mostra a Pitti Uomo 2015
23 Aprile 2015
La moda uomo celebrerà nell’88esima edizione di Pitti Uomo 2015 uno dei suoi nomi più grandi: sarà infatti Nino Cerruti ad essere omaggiato con una speciale mostra organizzata dalla Fondazione Pitti Discovery, in una retrospettiva che racconterà la storia, la produzione e la carriera professionale di uno dei più importanti stilisti italiani dagli anni Cinquanta ad oggi.
“Il Signor Nino” è il titolo della mostra organizzata dal giornalista Angelo Flaccavento assieme allo stesso Nino Cerruti e declinata al presente per testimoniare la vitalità della moda italiana al maschile: anche se lo stilista nel 2009 ha venduto il marchio Cerruti 1881 per concentrarsi sul recupero del Lanificio Fratelli Cerruti di Biella, di proprietà della sua famiglia proprio dal 1881 e del quale è diventato presidente dopo l’addio alla direzione creativa, non bisogna dimenticare l’impronta fondamentale di questo stilista che nel corso di cinquant’anni di carriera ha saputo cogliere l’eleganza dello spirito dei tempi nelle sue collezioni.
Il debutto di Nino Cerruti nel mondo della moda avviene a soli 20 anni nel 1950, quando dopo la morte del padre eredita l’industria tessile di Biella fondata dagli antenati nell’ultimo ventennio dell’Ottocento. Negli anni Sessanta è il marchio Cerruti a dare le prime speranze ad un designer emergente come Giorgio Armani (che quest’anno festeggia i 40 anni del marchio), assumendolo in azienda; la popolarità del marchio Cerruti cresce progressivamente con l’espansione sul mercato dello sportswear, tanto che Nino Cerruti firmerà le divise per la squadra di Formula 1 della Ferrari nel 1994. Negli anni Settanta debutta sul mercato dei profumi con fragranze ancora oggi immutate e vendute.
La mostra “Il Signor Nino” come omaggio a Nino Cerruti aprirà presumibilmente i battenti il 16 Giugno 2015, giorno dell’inaugurazione di Pitti Uomo 88.
(ari.g)
Pitti Uomo 2015: Moschino e Thomas Tait guest designer
21 Aprile 2015
Pitti Uomo 88, la manifestazione di presentazione della moda uomo che si terrà a Firenze dal 16 al 19 Giugno 2015, comincia a farci conoscere qualche anticipazione su questo nuovo appuntamento: tanto per gradire si parte subito dai grandi annunci, perché i guest designer di questa edizione saranno due grandi stilisti di marchi sia molto affermati, sia in odor di crescita.
Sarò infatti Moschino col suo direttore creativo Jeremy Scott il primo grande ospite di Pitti Uomo 88: in qualità di guest designer l’amatissimo e popolare stilista del marchio ereditato da Rossella Jardini dopo vent’anni di ferrea direzione, presenterà la prima collezione moda uomo per l’Italia che non faticherà a conquistare i fashionisti più spietati.
Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine che cura la manifestazione Pitti Uomo 88, ha annunciato con grande piacere la presenza dello stilista americano alla guida di Moschino, di proprietà del gruppo Aeffe (che detiene anche Alberta Ferretti).
Nelle collezioni di Jeremy Scott ritroviamo lo humor, l’irriverenza, la tendenza a smitizzare, la manipolazione dell’iconografia pop: ciò che conoscevamo dello spirito e della moda del fondatore Franco Moschino. “C’è anche molta originalità nel suo lavoro (sembra avere una specie di ultrasensore acceso sul nostro tempo), nell’accostamento dei tessuti e dei materiali, anzitutto quelli più preziosi: perché la sua moda è lusso. Ecco la ragione del nostro invito.
Il secondo nome importante di Pitti Uomo 88 sarà Thomas Tait, stilista giovanissimo (ha soli 27 anni!) che dopo il diploma alla prestigiosa Central Saint Martins di Londra è tra i più quotati degli emergenti. Nel 2014 Thomas Tait si è aggiudicato la prima edizione dell’LVMH Prize, che il gruppo Louis Vuitton Möet Hennessey riserva agli stilisti emergenti più promettenti (l’edizione di quest’anno non conta nessun italiano tra i candidati alla vittoria, a parte l’austriaco-milanese-d’adozione Arthur Arbesser). Thomas Tait sarà il guest designer per la moda donna, in una vetrina tutta per lui.
Sempre Raffaello Napoleone ha voluto spiegare questa scelta, soprattutto vista l’allure potente di Jeremy Scott che rischierebbe di offuscare chiunque altro si presenti:
Le presentazioni di moda donna di Thomas Tait sono da alcune stagioni uno degli appuntamenti da non mancare alla fashion week londinese: ci piacciono il suo rigore, le capacità sartoriali, i volumi inaspettati, l’asciutta devozione al design. E tutto ciò senza aver paura di sperimentare e spingere il confine più in là. Così abbiamo pensato di offrirgli la possibilità di esprimere la sua creatività anche qui a Firenze, con un progetto per lui inusuale, quasi di riflessione sul proprio lavoro, aiutato dai luoghi speciali della città.
Altre novità importanti arrivano dal versante degli stilisti emergenti meno conosciuti, perché a Pitti Uomo 88 si sono aggiudicati la presenza dell’anglo-italiano Carlo Brandelli, direttore creativo di Kilgour che è al debutto esclusivo per l’Italia. Le capacità del giovane stilista sono tutte incentrate sul recupero della sartorialità, visto che l’abito su misura cresce anche grazie allo shopping online, e sulla presentazione multidisciplinare delle sue creazioni.
Via | Pitti Immagine