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Come vestirsi bene, 3 regole per un look perfetto: ma è davvero così?
Tre regole auree per non sbagliare mai un look. Ma non sarà un tantino esagerato?
La vestemica è la “scienza” (vabbè scherziamo) che studia i vestiti che le persone indossano e in quale modo gli abiti vengano abbinati tra loro: stando alle raccomandazioni, l’abbigliamento più riuscito segue pedissequamente tre semplici consigli da mandare a memoria secondo un piccolo schema matematico, in modo da non dimenticarsene mai più.
In sostanza le 3 regole per un look perfetto sono le seguenti:
- un solo capo protagonista (esempio: un abito, una giacca, un pantalone)
- due colori al massimo (e in contrapposizione)
- tre accessori in tutto, di cui uno “statement piece”
Sin qui potrebbero anche essere ragionamenti su come vestirsi molto pratici e semplici e in base a come ci si veste è facile capire la personalità della gente che abbiamo davanti, sempre secondo la vestemica: stando ad uno studio pubblicato dall’Ansa chi rispetta questi tre consigli appare più sicuro di sé e rilassato, mentre chi non li segue e predilige l’eccesso tende a nascondere fragilità e problemi.
La realtà dei fatti sta da tutt’altra parte e di sicuro quello della moda non è un mondo così schematico e rigido: se avessimo dovuto seguire certe regole, o meglio se le avessero seguite loro, non avremmo avuto l’intuito di Vivienne Westwood, l’estro di Galliano, le favolose creazioni di Oscar De La Renta o i recenti Mary Katrantzou e Peter Pilotto. Più una gran parte dell’eccezionale moda italiana del passato e del presente, da Krizia a Giambattista Valli passando per Dolce & Gabbana.
La realtà dei fatti è che vestirsi bene significa stare bene nei propri vestiti. Lasciando da parte la vestemica e tutto il resto.
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Via | ANSA