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Coronavirus: Milano Moda Donna va avanti, rimandato Mido 2020
Il Coronavirus è arrivato in Lombardia. Le sfilate di Milano Moda Donna vanno avanti, mentre il Mido è stato rimandato.
Milano Moda Donna non si ferma. Le sfilate vanno avanti come da programma, nonostante il Coronavirus sia arrivato in Lombardia (oltre che in Veneto e con un caso in Piemonte), con due pazienti contagiati ricoverati proprio nella città meneghina (qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale, con informazioni utili). A dichiararlo è Carlo Capasa, presidente della Camera della Moda, che specifica che l’epidemia non ha avuto alcun effetto sulle passerelle attualmente in corso per presentare le collezioni di moda donna per l’autunno-inverno 2020-2021.
Ogni stilista, secondo quanto riportato dal sindaco Beppe Sala, prende le sue considerazioni del caso. Secondo quanto affermato dal primo cittadino milanese, ad esempio, Giorgio Armani ha deciso di sfilare, ma a porte chiuse. Carlo Capasa spiega:
Si va avanti normalmente, con la giusta cautela, seguendo le regole del ministero della salute. Osserviamo quelle regole che sono da seguire e continuiamo lavorare, andiamo avanti nella maniera corretta rispettando le indicazioni.
Il presidente della Camera della moda poi aggiunge:
Non ci risulta che nessuno sia partito prima, anzi il problema è che c’è più gente che posti, c’è un grande afflusso e non c’è stata nessuna defezione
fatta eccezione per un migliaio di cinesi, tra buyers, stampa e stilisti, che si sapeva già che non sarebbero arrivati a Milano e per loro è partita l’iniziativa ‘China we are with you‘, per seguire le sfilate da remoto, con 11 milioni di persone attivi nella live room della Camera della Moda. In pochi si sono presentati alle sfilate con la mascherina.
Se Milano Moda Donna continua, il consiglio di amministrazione di Mido, la manifestazione dedicata agli occhiali, la più grande a livello mondiale, ha deciso di rinviare l’edizione 2020. L’evento, in programma dal 29 febbraio al 2 marzo a Milano, si terrà tra la fine del mese di maggio e la prima metà del mese di giugno, proprio a causa dell’emergenza Coronavirus in Italia.