Abbigliamento
New York Fashion Week: il romanticismo anni 80 di Rodarte per la primavera estate 2019
Il marchio Rodarte porta in passerella alla New York Fashion Week la sua collezione per la primavera estate 2019
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Torna a sfilare sulle passerelle newyorkesi, dopo una breve sosta su quelle parigine, il marchio Rodarte, delle sorelle Kate e Laura Mulleavy. In questa New York Fashion Week dei grandi ritorni (anche Proenza Schouler nella lista dei figli prodighi), il marchio californiano ha preparato un defilè degno di questo nome, dove originalità e tavolozza di colori meritano valutazioni generose.
Rodarte ha infatti portato in passerella la sua collezione primavera estate 2019, fatta di ispirazioni vintage. La prima, la più evidente, quella anni 80, con tessuti a effetto metallizzato in nuance rosa shocking e oro (un omaggio al plissettato di Krizia a noi sembra proprio di vederlo), o i volumi di alcuni capi, come il completo donna bianco con spallina a palloncino ampia.
Ma le vere protagoniste della linea per la prossima stagione calda sono loro, le rouches, su cui Rodarte non ha risparmiato. Le troviamo nelle gonne, nei corpini, nelle maniche extra volumetriche e anche in alcuni cappucci copricapo. Si sommano o si alternano a fiori, tantissimi fiori e a cascate di balze, che fanno slittare ulteriormente indietro nel tempo il calendario della moda.
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Cosa ci è piaciuto: i colori. Il marchio è slittato dalle romantiche nuance pastello, spesso sommate in abiti che non ne sono risultati colpiti in negativo, anzi, fino ad approdare in modo quasi aggressivo a tonalità forti, come il nero, il rosso, il fucsia, il giallo e il viola. Il tutto senza dare l’idea di alcuna stonatura.
Molto belli due abiti da sera in stile vestito da sposa in color avorio. Linee affiancate, modelli semplici, ma con dettagli ricercati, come le foglie tono su tono ad altezza spalline o i drappeggi della stessa zona. Meno interessante e invece fin troppo caricaturale il vero abito da sposa in bianco ottico, dove i volumi di tulle annichilivano la figura della modella.
Naso arricciato anche per alcuni abiti forse troppo scuri e pesanti per una linea primavera estate. Uno su tutti, quello in pelle (o ecopelle?) nera al ginocchio. Asfittico come taglio sartoriale, anche se lascia le gambe scoperte, invasivo come scelta cromatica. Non ci è piaciuto.
Nel complesso la collezione è comunque promossa.
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