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Prada si scusa per i pupazzi di colore
Prada nel mirino dei social network a causa di alcuni pupazzi neri inseriti all’interno delle proprie vetrine
Sembra davvero complicato fare una moda politicamente corretta, senza offendere nessuno e non inciampare in messaggi razzisti. Non è passato molto tempo della campagna di H&M con il ragazzino di colore e la felpa con la scimmietta che ha indignato l’America e soprattutto dal video promozionale di Dolce&Gabbana che ha offeso le donne e la Cina. Per fortuna Prada si è immediatamente scusata, sedando immediatamente un eventuale terremoto social.
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Che cosa ha suscito polemica? Non sono piaciuti i pupazzi neri inseriti all’interno delle proprie vetrine e, in versione pocket, proposti come ciondoli. La maison italiana è stata accusata di evocare il ‘blackface’, cioè la pratica di esagerare i tratti del trucco per imitare persone di colore, storicamente accostata all’immaginario razzista.
Si è attivata subito l’avvocato per i diritti civili Chinyere Ezie che ha condiviso su Facebook la propria rabbia nei confronti del brand. La maison italiana ha immediatamente precisato che si tratta solo esclusivamente di oggetti di fantasia:
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“Prada non ha mai avuto intenzione di offendere nessuno, e aborriamo tutte le forme di razzismo e di immagini razziste. Per questo motivo ritireremo i personaggi in questione dalla circolazione”.
Si legge in un comunicato redatto dalla maison riportato da Wwd. E non è tutto, il casa di moda devolverà inoltre una donazione a un’organizzazione di New York che si batte per la giustizia razziale.
Via | Chinyere Ezie