Eventi
Dior Giappone: il Jardin Japonais, la sfilata Haute Couture primavera estate 2017 a Tokyo
Una serie di eventi esclusivi Dior a Tokyo, una storia d’amore che si rinnova con l’esclusiva sfilata della collezione Haute Couture primavera estate 2017 realizzata da Maria Grazia Chiuri con una serie di nuovi look appositamente creati per l’occasione. Scopri tutto nella ricca gallery di Fashionblog
[blogo-gallery id=”493776″ layout=”photostory”]
Una serie di eventi esclusivi Dior a Tokyo, una storia d’amore che si rinnova con l’esclusiva sfilata della collezione Haute Couture primavera estate 2017 realizzata da Maria Grazia Chiuri con una serie di nuovi look appositamente creati per l’occasione. L’ispirazione è quella del labirinto visto come un giardino segreto. E’ questa l’immagine che ha ispirato Maria Grazia Chiuri, direttore artistico delle collezioni femminili per la Maison Dior, per la sua prima Haute Couture.
Affascinata dalle molteplici interpretazioni che ha preso nel tempo questa forma archetipica, si è resa conto che il suo avventurarsi nel mondo Dior era stato molto simile all’entrare in un labirinto dove la via dell’uscita era costellata da quei fiori, quelle piante, quelle figure allegoriche che fanno parte dell’iconografia di questi luoghi e che allo stesso tempo rimandavano all’immaginario di Christian Dior.
Così sono nati straordinari abiti da sera che nei loro colori cangianti, polverosi – malva, azzurro, rosa, grigio – evocano il trascorrere delle stagioni, anche quelle della vita, e che nelle stratificazioni del tulle imprigionano fiori meravigliosi, come quelli conservati nei nostri libri più cari. Mentre Claude Lalanne ha immaginato che i fiori, i rovi, le farfalle della costume jewelry poggiassero sui corpi pronti a riprendere vita.
La memoria diventa il motore di una storia nuova che travolge la grammatica della Maison, per riattivarla in forme e proporzioni che sono impronta dei corpi delle donne di oggi, dei loro sogni e dei loro desideri. Così c’è il pizzo disarticolato e rimontato sull’organza, ci sono i tulle plissettati nei colori Fairy Tales sovrapposti in architetture del corpo leggere e maestose. Sono invece fantasmagorie gotiche in versione punk i cappelli e le maschere di Stephen Jones.
Chiuri si ricollega alla veggenza e la trasforma in arte che decora le superfici degli abiti: stelle ricamate riemergono dal tulle oro, i simboli dei tarocchi sono dipinti a mano sulle superfici bianche degli abiti lunghi. Bianco che ritroviamo all’interno del mantello nero che completa il tuxedo femminile. Ecco allora una serie di interpretazioni dell’uniforme maschile da sera che diventa incisione di una femminilità contemporanea. La Bar Jacket scomposta e ricomposta fino a diventare cappa. Ampie gonne pantalone, anche a pieghe, perfette, che rivelano il raso laterale. Domino con il grande cappuccio in velluto nero. È il desiderio di bellezza che guida questo viaggio, dove lo smarrirsi diventa la capacità di mettersi in gioco e di crescere. Così al termine Chiuri immagina un grande ballo, come alla fine di molte favole.
Specialmente per lo spettacolo dal vivo a Tokyo, Maria Grazia Chiuri ha disegnato una serie di creazioni aggiuntive e completamente nuove, in cui lo spirito tangibile di Christian Dior è rivisitato in una chiave contemporanea. Maria Grazia Chiuri ha preso ispirazione da un disegno in cui Christian Dior, nel 1953, ha espresso tutta la sua fascinazione per la Terra del Sol Levante e le sue tradizioni: il vestito Jardin Japonais, con il suo motivo di ciliegio, un riferimento al festival di Hanami che celebra l’arrivo della primavera. Gli abiti fluidi, le giacche, il cappotto sono decorati con delicati fiori ricamati accoppiati a motivi di uccelli, ed esprimono al meglio la fusione perfetta tra il savoir-faire dell’atelier con la cultura giapponese.
[blogo-gallery id=”493853″ layout=”photostory”]