Abbigliamento
Stile genderless, tacchi e gonna in ufficio per un uomo di 61 anni: “I vestiti non hanno genere”
Niente divise canoniche per il professionista Mark Bryan, che in ufficio indossa gonna e tacchi, perché i vestiti per lui non hanno genere
La moda non è bella se non è sperimentale, dicono. Ma poi, tra eccessi e stili tra le righe, in molti tendono a fare un passetto indietro e dire che sì, sperimentare può essere chic, ma quando diventa troppo si sfiora lo shock. E se parliamo di stile genderless, a storcere il naso sono in parecchi.
Ma non Mark Bryan, 61enne americano che vive e lavora in Germania, responsabile del reparto di ingegneria robotica della sua azienda, marito devoto da 11 anni e papà di tre figli. Lui no, per lui la moda deve essere commistione di generi, anzi, per Mark “i vestiti non hanno genere”.
Per questo motivo, da quando all’Università la sua ragazza dell’epoca gli chiese di indossare i tacchi, al signor Bryan potete togliere tutto, ma non la sua collezione di scarpe stiletto. Da abbinare quotidianamente, grazie all’aiuto della moglie, a gonne mini e midi, tutte molto attillate.
E chi urla al “freak” si metta a sedere e si goda la storia, perché qui siamo a livelli di body positive monumentali. Mark è etero, ama le belle donne, come detto è sposato da 11 anni, ha un bel lavoro e un’esistenza felice. Ma soprattutto ha una vita senza rinunce, specie quelle di look.
Ogni mattina indossa giacca, cravatta e camicia, coordinandole con una gonna e con tacchi vertiginosi, poi va in ufficio. Il motivo? Semplicemente perché lui può e gli piace farlo, quindi non per attirare l’attenzione, non per diventare un caso mediatico, né un’iconica drag queen. Cosa che in effetti Mark non è, visto che lui non ha scelto capi femminili perché si sente una donna, ma solo perché li trova indumenti di potere:
Mi vesto così perché posso. Solo per essere diverso. Ho sempre ammirato le donne che indossavano gonne strette e tacchi. Non sessualmente, ma per il potere che rappresentavano
E ancora:
Per me i vestiti non hanno genere. Preferisco le gonne ai vestiti. Gli abiti non mi permettono di mescolare i sessi. Preferisco un look maschile sopra e un look non di genere sotto. Si tratta di abiti che non hanno sesso
Insomma, look da brooker fino alla cintola, poi da donna manager dalla vita in giù. Un outfit che non passa inosservato, grazie anche al metro e ottantatré di Mark e alla corporatura magra ma anche muscolosa. Qualche signora potrebbe persino essere invidiosa di come Mr. Bryan porta con disinvoltura e in modo impeccabile i tagli sartoriali affiancati e i tacchi a spillo.
Certo, fa un po’ strano vedere il sosia del Comandante Jean-Luc Picard nei panni di una moderna Tootsie. Ma il mondo va avanti e la moda lo precede sempre. Quando poi quest’ultima non solo non fa del male, ma funge addirittura da pozione della felicità, a noi sta bene tutto. Great job, Mark, il tuo stile genderless ha colpito nel segno.
Foto | Pinterest – Mark Mark